Vivi San Benedetto

Federico
Vivi San Benedetto

Informazioni sulla città/località

Meglio conosciuta come la “Riviera delle Palme”, San Benedetto del Tronto è una rinomata località balneare delle Marche. È famosa per i lungomare, tra i più belli d'Italia, lungo circa quattro chilometri impreziosito da sculture, giardini e opere d’arte oltre ai cento stabilimenti balneari da vivere sia durante il giorno grazie alle belle spiagge attrezzate sia la notte quando molti di essi si trasformano in locali dove cenare e fare le ore piccole. Inoltre, il mare di San Benedetto del Tronto è costantemente premiato con la Bandiera Blu.
121 íbúar mæla með
San Benedetto del Tronto
121 íbúar mæla með
Meglio conosciuta come la “Riviera delle Palme”, San Benedetto del Tronto è una rinomata località balneare delle Marche. È famosa per i lungomare, tra i più belli d'Italia, lungo circa quattro chilometri impreziosito da sculture, giardini e opere d’arte oltre ai cento stabilimenti balneari da vivere sia durante il giorno grazie alle belle spiagge attrezzate sia la notte quando molti di essi si trasformano in locali dove cenare e fare le ore piccole. Inoltre, il mare di San Benedetto del Tronto è costantemente premiato con la Bandiera Blu.
Il centro storico monumentale di Ascoli è uno dei più belli delle Marche ed è costruito quasi interamente in travertino, al cui centro si trova la rinascimentale piazza del Popolo, una delle piazze più belle e maestose di Italia. Città incantevole densa di tradizione, cultura, enogastronomia merita assolutamente una visita. La città è anche conosciuta per l'oliva ascolana, specialità gastronomica nata ad Ascoli Piceno e diffusa in tutto il mondo. Merita una passeggiata serale per un aperitivo nei locali che affollano le stradine del centro, chiamate dai residenti "ruette".
224 íbúar mæla með
Ascoli Piceno
224 íbúar mæla með
Il centro storico monumentale di Ascoli è uno dei più belli delle Marche ed è costruito quasi interamente in travertino, al cui centro si trova la rinascimentale piazza del Popolo, una delle piazze più belle e maestose di Italia. Città incantevole densa di tradizione, cultura, enogastronomia merita assolutamente una visita. La città è anche conosciuta per l'oliva ascolana, specialità gastronomica nata ad Ascoli Piceno e diffusa in tutto il mondo. Merita una passeggiata serale per un aperitivo nei locali che affollano le stradine del centro, chiamate dai residenti "ruette".

Visite turistiche

Il MAM, Museo d'Arte sul Mare è un museo permanente all'aperto, che si sviluppa lungo tutto il molo sud di San Benedetto del Tronto. Oltre alle opere scultoree e pittoriche, realizzate durante le passate edizioni del Simposio internazionale "Scultura e Pittura Viva", da artisti provenienti da ogni parte del mondo, sono presenti lungo il suo percorso, altre cinque sculture realizzate da Mario Lupo, Marcello Sgattoni, Genti Tavanxhiu e Giuseppe Straccia. L'opera del maestro Mario Lupo, che fu realizzata nel 1986 per iniziativa del Circolo dei Sambenedettesi, è la più grande ed è un bronzo di circa otto metri dedicato al gabbiano Jonathan Livingston.
Viva Sculpture - Art Museum of the Sea
Il MAM, Museo d'Arte sul Mare è un museo permanente all'aperto, che si sviluppa lungo tutto il molo sud di San Benedetto del Tronto. Oltre alle opere scultoree e pittoriche, realizzate durante le passate edizioni del Simposio internazionale "Scultura e Pittura Viva", da artisti provenienti da ogni parte del mondo, sono presenti lungo il suo percorso, altre cinque sculture realizzate da Mario Lupo, Marcello Sgattoni, Genti Tavanxhiu e Giuseppe Straccia. L'opera del maestro Mario Lupo, che fu realizzata nel 1986 per iniziativa del Circolo dei Sambenedettesi, è la più grande ed è un bronzo di circa otto metri dedicato al gabbiano Jonathan Livingston.
Una passeggiata nel porto è un'esperienza fondamentale per conoscere la città e respirare la sua atmosfera. Troverete delle caratteristiche trattorie, bar e ristoranti dove fare cena o un aperitivo al tramonto. Nel porto ha sede l'asta del pesce, visitabile con biglietto a pagamento.
Porto San Benedetto Del Tronto
Via Dandolo Enrico
Una passeggiata nel porto è un'esperienza fondamentale per conoscere la città e respirare la sua atmosfera. Troverete delle caratteristiche trattorie, bar e ristoranti dove fare cena o un aperitivo al tramonto. Nel porto ha sede l'asta del pesce, visitabile con biglietto a pagamento.
L’antico borgo fortificato, situato strategicamente nella parte alta della città, si sviluppa intorno alla chiesa di San Benedetto Martire e merita una tappa, magari passeggiando tra le sue stradine al fresco della sera. In particolare una visita la si deve alla Torre dei Gualtieri, dalla particolare pianta esagonale, chiamata anche “lu Campanò” per via delle due enormi campane posizionate al suo interno, che per secoli è stata il simbolo di San Benedetto.
14 íbúar mæla með
Paese Alto
14 íbúar mæla með
L’antico borgo fortificato, situato strategicamente nella parte alta della città, si sviluppa intorno alla chiesa di San Benedetto Martire e merita una tappa, magari passeggiando tra le sue stradine al fresco della sera. In particolare una visita la si deve alla Torre dei Gualtieri, dalla particolare pianta esagonale, chiamata anche “lu Campanò” per via delle due enormi campane posizionate al suo interno, che per secoli è stata il simbolo di San Benedetto.
Nella parte più meridionale della città, al confine con l’Abruzzo si estende la riserva naturale “Sentina”, oasi di importante rilevanza naturalistica. Costituita da un'area sabbiosa con dune piatte e ambienti salmastri, ospita centinaia di specie vegetali e dispone di percorsi guidati e punti di osservazione dei tanti uccelli migratori che proprio qui trovano un punto di sosta lungo la rotta adriatica. Uno spettacolo unico sono i fenicotteri rosa che con sempre maggior frequenza sostano in queste aree.
35 íbúar mæla með
Sentina Regional Nature Reserve
35 íbúar mæla með
Nella parte più meridionale della città, al confine con l’Abruzzo si estende la riserva naturale “Sentina”, oasi di importante rilevanza naturalistica. Costituita da un'area sabbiosa con dune piatte e ambienti salmastri, ospita centinaia di specie vegetali e dispone di percorsi guidati e punti di osservazione dei tanti uccelli migratori che proprio qui trovano un punto di sosta lungo la rotta adriatica. Uno spettacolo unico sono i fenicotteri rosa che con sempre maggior frequenza sostano in queste aree.
Il circolo si trova nel centro della città immerso in una pineta a due passi dal mare. Qui troverete campi da tennis in terra rossa, campi da calcetto e da padel.
7 íbúar mæla með
Circolo Tennis "G. Maggioni"
1 Viale Bruno Buozzi
7 íbúar mæla með
Il circolo si trova nel centro della città immerso in una pineta a due passi dal mare. Qui troverete campi da tennis in terra rossa, campi da calcetto e da padel.
Racchiusa da file di palme, pini marittimi e piante tropicali, il lungomare è una vera oasi di tranquillità e divertimento. Lungo quasi cinque chilometri, è percorribile sia a piedi che in bicicletta. LA PISTA CICLABILE DELLA RIVIERA DELLE PALME Circa 16 km completamente pianeggianti, adatti anche ai bambini. Il primo tratto si svolge sul lungomare rinnovato e vi consiglio delle brevi soste per visitare i giardini tematici, le oasi e i giochi per i bimbi. Verso nord attraversa i comuni di Grottammare e Cupra Marittima. Verso sud la pista ciclabile termina all'interno della riserva naturale Sentina.
Pista ciclabile di San Benedetto del Tronto
Viale Marconi
Racchiusa da file di palme, pini marittimi e piante tropicali, il lungomare è una vera oasi di tranquillità e divertimento. Lungo quasi cinque chilometri, è percorribile sia a piedi che in bicicletta. LA PISTA CICLABILE DELLA RIVIERA DELLE PALME Circa 16 km completamente pianeggianti, adatti anche ai bambini. Il primo tratto si svolge sul lungomare rinnovato e vi consiglio delle brevi soste per visitare i giardini tematici, le oasi e i giochi per i bimbi. Verso nord attraversa i comuni di Grottammare e Cupra Marittima. Verso sud la pista ciclabile termina all'interno della riserva naturale Sentina.
Grottammare Alta, il borgo antico della città, si erge sulla collina offrendo suggestivi scorci panoramici. Il borgo appartiene al circuito dei borghi più belli d’Italia ed è assolutamente una tappa irrinunciabile. Veramente spettacolare la sera, quando dalle terrazze panoramiche presenti tra i vicoli e le mura si gode la vista della costa sottostante. Assolutamente consigliato per un aperitivo o una cena in uno dei tanti localini presenti.
67 íbúar mæla með
Grottammare
67 íbúar mæla með
Grottammare Alta, il borgo antico della città, si erge sulla collina offrendo suggestivi scorci panoramici. Il borgo appartiene al circuito dei borghi più belli d’Italia ed è assolutamente una tappa irrinunciabile. Veramente spettacolare la sera, quando dalle terrazze panoramiche presenti tra i vicoli e le mura si gode la vista della costa sottostante. Assolutamente consigliato per un aperitivo o una cena in uno dei tanti localini presenti.
Così Ugo Nespolo descrive l'opera alta oltre sette metri collocata all'inizio del meraviglioso lungomare della città, una parafrasi di una famosa poesia di Dino Campana: ''Il lavoro nobilita l'uomo, ma quando il lavoro diventa lavoro & lavoro & lavoro, l'uomo viene schiacciato. E non sempre dal bisogno, ma spesso dall'avidità, dall'invidia, dal desiderio, da finte necessità che ci fanno trascurare i doni più belli che gratuitamente ci circondano. Il mare, così, vuole significare tutto ciò che di grande e generoso ci circonda ed è un invito per tutti a non dimenticare i doni di Dio che in ogni istante ci vengono offerti''.
Lavorare, lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare
Così Ugo Nespolo descrive l'opera alta oltre sette metri collocata all'inizio del meraviglioso lungomare della città, una parafrasi di una famosa poesia di Dino Campana: ''Il lavoro nobilita l'uomo, ma quando il lavoro diventa lavoro & lavoro & lavoro, l'uomo viene schiacciato. E non sempre dal bisogno, ma spesso dall'avidità, dall'invidia, dal desiderio, da finte necessità che ci fanno trascurare i doni più belli che gratuitamente ci circondano. Il mare, così, vuole significare tutto ciò che di grande e generoso ci circonda ed è un invito per tutti a non dimenticare i doni di Dio che in ogni istante ci vengono offerti''.
Il riconoscimento della vocazione turistica per San Benedetto si può far risalire agli ultimi decenni dell'800 quando nacquero le prime strutture alberghiere e il primo stabilimento balneare. Negli anni successivi si rafforzò sempre più la consapevolezza della benevola influenza che i flussi turistici potevano avere sull'economia locale e si moltiplicarono quindi le iniziative per adeguare e migliorare le strutture cittadine. Nel 1931 l'Azienda di Soggiorno sambenedettese affidò al giovane ingegnere Luigi Onorati l'incarico di migliorare l'aspetto estetico e turistico del rilevato ferroviario nell'area attigua all'attuale viale Secondo Moretti. Tra i diversi lavori di sistemazione fu anche realizzato il viale a mare (attuale Rotonda con viale Buozzi). Il viale, inaugurato nel 1932, era largo 30 metri (18 metri di sede stradale e 12 di marciapiede) e fu considerato dai contemporanei spropositato: oggi è uno dei più ampi e maestosi viali a mare del nostro Paese. In questo contesto si inserisce la Palazzina azzurra, simbolo del turismo locale, prima sede dell'Azienda di soggiorno, poi dancing tra i più rinomati della costa adriatica. Oggi, dopo un paziente restauro che ne ha recuperato forme e colori originari, la Palazzina Azzurra è sede di mostre ed iniziative culturali e parco pubblico ricco di piante e fiori dai mille colori.
19 íbúar mæla með
Palazzina Azzurra
14 Via Buozzi
19 íbúar mæla með
Il riconoscimento della vocazione turistica per San Benedetto si può far risalire agli ultimi decenni dell'800 quando nacquero le prime strutture alberghiere e il primo stabilimento balneare. Negli anni successivi si rafforzò sempre più la consapevolezza della benevola influenza che i flussi turistici potevano avere sull'economia locale e si moltiplicarono quindi le iniziative per adeguare e migliorare le strutture cittadine. Nel 1931 l'Azienda di Soggiorno sambenedettese affidò al giovane ingegnere Luigi Onorati l'incarico di migliorare l'aspetto estetico e turistico del rilevato ferroviario nell'area attigua all'attuale viale Secondo Moretti. Tra i diversi lavori di sistemazione fu anche realizzato il viale a mare (attuale Rotonda con viale Buozzi). Il viale, inaugurato nel 1932, era largo 30 metri (18 metri di sede stradale e 12 di marciapiede) e fu considerato dai contemporanei spropositato: oggi è uno dei più ampi e maestosi viali a mare del nostro Paese. In questo contesto si inserisce la Palazzina azzurra, simbolo del turismo locale, prima sede dell'Azienda di soggiorno, poi dancing tra i più rinomati della costa adriatica. Oggi, dopo un paziente restauro che ne ha recuperato forme e colori originari, la Palazzina Azzurra è sede di mostre ed iniziative culturali e parco pubblico ricco di piante e fiori dai mille colori.
La suggestiva Rotonda, un tempo inizio del lungomare, è nata come Piazza Tommaso di Savoia (attuale Rotonda Carlo Giorgini). E' Luogo di ritrovo per tutti coloro che vogliono fare una passeggiata in centro, una sorta di punto di arrivo e di partenza che guarda a sud verso il lungomare e l'altra Rotonda (di Porto d'Ascoli) e ad ovest verso l'isola pedonale e Viale secondo Moretti. La caratteristica fontana, che doveva assurgere a simbolo di tutto il lungomare, è oggi una fra le immagini più note della nostra cittadina
Rotonda Giorgini
3 Via Milanesi
La suggestiva Rotonda, un tempo inizio del lungomare, è nata come Piazza Tommaso di Savoia (attuale Rotonda Carlo Giorgini). E' Luogo di ritrovo per tutti coloro che vogliono fare una passeggiata in centro, una sorta di punto di arrivo e di partenza che guarda a sud verso il lungomare e l'altra Rotonda (di Porto d'Ascoli) e ad ovest verso l'isola pedonale e Viale secondo Moretti. La caratteristica fontana, che doveva assurgere a simbolo di tutto il lungomare, è oggi una fra le immagini più note della nostra cittadina
Il corpo più antico dell'edificio, che venne fatto costruire da Giuseppe Fiorani, mastro falegname di origine ripana, è del 1812. Intorno alla seconda metà dell'800, i Fiorani, desiderosi di manifestare la loro ascesa sociale conferirono al palazzo quell'aspetto incantevole che oggi gli è stato restituito. Per molto tempo dimora di Beatrice Piacentini-Rinaldi, poetessa dialettale che ebbe il merito di conferire al dialetto sambenedettese la dignità di una lingua letteraria, oggi il Palazzo Piacentini è un luogo dedicato alla Cultura: accoglie l' Archivio storico comunale , la Pinacoteca del Mare, Lo studio di Bice e la Sala della poesia .
Palazzo Piacentini
14 Via Gioacchino Rossini
Il corpo più antico dell'edificio, che venne fatto costruire da Giuseppe Fiorani, mastro falegname di origine ripana, è del 1812. Intorno alla seconda metà dell'800, i Fiorani, desiderosi di manifestare la loro ascesa sociale conferirono al palazzo quell'aspetto incantevole che oggi gli è stato restituito. Per molto tempo dimora di Beatrice Piacentini-Rinaldi, poetessa dialettale che ebbe il merito di conferire al dialetto sambenedettese la dignità di una lingua letteraria, oggi il Palazzo Piacentini è un luogo dedicato alla Cultura: accoglie l' Archivio storico comunale , la Pinacoteca del Mare, Lo studio di Bice e la Sala della poesia .
Il museo ha sede a fianco della cattedrale-basilica di Santa Maria della Marina, cuore della vita diocesana. Con esso si è voluto raccontare la storia della chiesa sambenedettese dalle origini ai nostri giorni, esponendo alcune delle opere più significative relative ai santi martiri più antichi della diocesi e ai due principali luoghi di culto della città: la pieve di San Benedetto martire e la chiesa di Santa Maria della Marina.Aprono l’esposizione alcuni degli antichi e preziosi parati con cui nei secoli passati si rivestiva il corpo del santo martire Basso, venerato nella vicina Cupra Marittima. A San Basso la leggenda unisce san Benedetto martire, che ha dato il nome alla città e i cui resti sono tuttora venerati nella pieve a lui dedicata nel paese alto.
Musei Sistini del Piceno
25 Via Gioacchino Pizzi
Il museo ha sede a fianco della cattedrale-basilica di Santa Maria della Marina, cuore della vita diocesana. Con esso si è voluto raccontare la storia della chiesa sambenedettese dalle origini ai nostri giorni, esponendo alcune delle opere più significative relative ai santi martiri più antichi della diocesi e ai due principali luoghi di culto della città: la pieve di San Benedetto martire e la chiesa di Santa Maria della Marina.Aprono l’esposizione alcuni degli antichi e preziosi parati con cui nei secoli passati si rivestiva il corpo del santo martire Basso, venerato nella vicina Cupra Marittima. A San Basso la leggenda unisce san Benedetto martire, che ha dato il nome alla città e i cui resti sono tuttora venerati nella pieve a lui dedicata nel paese alto.
Inaugurato nel 1991, il monumento alla retara, opera in bronzo dello scultore Aldo Sergiacomi, è un doveroso omaggio ad una delle figure tipiche della città, a colei che, instancabile, realizza e ripara il principale strumento di lavoro del pescatore, la rete appunto. A questa tipica professione femminile, ormai scomparsa, si deve un grande contributo allo sviluppo dell'attività di pesca che è poi insieme la storia, la cultura e una delle principali forze economiche su cui S. Benedetto si regge.
La Retara
14 Via Custoza
Inaugurato nel 1991, il monumento alla retara, opera in bronzo dello scultore Aldo Sergiacomi, è un doveroso omaggio ad una delle figure tipiche della città, a colei che, instancabile, realizza e ripara il principale strumento di lavoro del pescatore, la rete appunto. A questa tipica professione femminile, ormai scomparsa, si deve un grande contributo allo sviluppo dell'attività di pesca che è poi insieme la storia, la cultura e una delle principali forze economiche su cui S. Benedetto si regge.
L'associazione per la pratica del kite surf si trova all'estremità sud del litorale di San Benedetto oltre l'ultima scogliera frangiflutti della località Porto D’Ascoli in corrispondenza della foce del Tronto. Il fondale è misto sabbia e sassi. Lavora con grosse mareggiate da N/E, regge anche mare attivo. Se amate il brivido e gli sport estremi qui troverete un ottimo spot.
SENTINA KITE BEACH
12 Via del Vignola
L'associazione per la pratica del kite surf si trova all'estremità sud del litorale di San Benedetto oltre l'ultima scogliera frangiflutti della località Porto D’Ascoli in corrispondenza della foce del Tronto. Il fondale è misto sabbia e sassi. Lavora con grosse mareggiate da N/E, regge anche mare attivo. Se amate il brivido e gli sport estremi qui troverete un ottimo spot.
Al circolo nautico Ragn' a vela avrete la possibilità di affittare piccoli natanti, canoe wind surf e godere di una giornata al mare all'insegna dello sport e del divertimento.
Circolo Nautico Ragn'A Vela
71 bis Viale A. Scipioni
Al circolo nautico Ragn' a vela avrete la possibilità di affittare piccoli natanti, canoe wind surf e godere di una giornata al mare all'insegna dello sport e del divertimento.
Nato nella Riviera delle palme negli anni 90 l'evento nazionale di antiquariato e collezionismo riunisce gli appassionati dell'arte e della storia che da decenni si danno appuntamento tra gli espositori, professionisti nel settore d'antiquariato, che espongono oggetti d'arte preziosi e rari. Si tratta infatti di un'occasione unica per cercare e trovare dai mobili agli argenti, dai gioielli ai dipinti, dai disegni alle stampe, dalle sculture agli oggetti d'arte, tutto di epoche comprese fra il '600 e il '900; ma anche tappeti, tessuti e pizzi, ceramiche e manufatti d'arte. Sempre maggiore e' lo spazio destinato al vintage, con una vasta esposizione di vinili ma anche abbigliamento firmato anni '50 '60 e '70, accessori moda del Novecento, stampe ed elettronica del secolo scorso.
Viale Bruno Buozzi
Viale Bruno Buozzi
Nato nella Riviera delle palme negli anni 90 l'evento nazionale di antiquariato e collezionismo riunisce gli appassionati dell'arte e della storia che da decenni si danno appuntamento tra gli espositori, professionisti nel settore d'antiquariato, che espongono oggetti d'arte preziosi e rari. Si tratta infatti di un'occasione unica per cercare e trovare dai mobili agli argenti, dai gioielli ai dipinti, dai disegni alle stampe, dalle sculture agli oggetti d'arte, tutto di epoche comprese fra il '600 e il '900; ma anche tappeti, tessuti e pizzi, ceramiche e manufatti d'arte. Sempre maggiore e' lo spazio destinato al vintage, con una vasta esposizione di vinili ma anche abbigliamento firmato anni '50 '60 e '70, accessori moda del Novecento, stampe ed elettronica del secolo scorso.
Dal 2019 la sezione locale della Lega Navale Italiana lavora per organizzare, promuovere e comunicare le proprie attività. La missione dell'associazione è quella di avvicinare ed educare gli abitanti e i turisti di San Benedetto del Tronto alla cultura del mare. Qui potrete fare diverse esperienze, affittare un sup o una canoa fino all'affitto di una barca a vela con skipper dedicato per fare un aperitivo a bordo veleggiando sulla costa ammirando la città dal mare aperto. La sede è presso la concessione 45 bis dopo lo stabilimento balneare 45.com
Lega Navale Italiana
Dal 2019 la sezione locale della Lega Navale Italiana lavora per organizzare, promuovere e comunicare le proprie attività. La missione dell'associazione è quella di avvicinare ed educare gli abitanti e i turisti di San Benedetto del Tronto alla cultura del mare. Qui potrete fare diverse esperienze, affittare un sup o una canoa fino all'affitto di una barca a vela con skipper dedicato per fare un aperitivo a bordo veleggiando sulla costa ammirando la città dal mare aperto. La sede è presso la concessione 45 bis dopo lo stabilimento balneare 45.com
Il Museo, dedicato all'insigne scienziato sambenedettese Augusto Capriotti e inaugurato nel marzo 1956 comprende oggi oltre 9.000 esemplari suddivisi in: Pesci, Crostacei, Molluschi, Cetacei, Echinodermi, Celenterati e fossili. Ospita una sala con acquari ed una piccola sezione archeologica. Caratteristica non comune del Museo è il procedimento di preparazione dei reperti che avviene tassidermicamente: si tratta di un processo simile all'imbalsamazione che permette di conservare i colori dei soggetti in modo naturale. Banchina di Riva Malfizia, n.19 Telefono 0735/588850 ingresso 5 euro.
Museo Ittico
Il Museo, dedicato all'insigne scienziato sambenedettese Augusto Capriotti e inaugurato nel marzo 1956 comprende oggi oltre 9.000 esemplari suddivisi in: Pesci, Crostacei, Molluschi, Cetacei, Echinodermi, Celenterati e fossili. Ospita una sala con acquari ed una piccola sezione archeologica. Caratteristica non comune del Museo è il procedimento di preparazione dei reperti che avviene tassidermicamente: si tratta di un processo simile all'imbalsamazione che permette di conservare i colori dei soggetti in modo naturale. Banchina di Riva Malfizia, n.19 Telefono 0735/588850 ingresso 5 euro.
Via Laberinto è la storica via sambenedettese dove un tempo dimoravano i pescatori. È una delle vie più antiche di San Benedetto del Tronto, oggi silente e abitata da pochi, ieri rumorosa e piena delle grida dei bimbi impegnati nei giochi, e dei pettegolezzi delle donne che sedevano dinanzi alla porta di casa. E quelle donne filavano la rete o tessevano la canapa quando il marito pescatore era lontano da casa. Mestieri, questi, tipicamente marinari che per molto tempo sono stati esclusiva fonte di sostentamento di molte famiglie sambenedettesi. Emblematica è la figura della Retara, di cui la città vanta anche una scultura, sita a pochi passi da questo vicolo. Via Laberinto rappresenta il nucleo originario della città con il complesso delle vecchie case dei pescatori che caratterizza l’architettura della “casa bassa” e della “casa cielo-terra”. Il vicolo ha mantenuto invariato l’assetto urbano sino agli anni Trenta del Novecento, quando per esigenze di natura igienico-urbanistica l’originario tessuto abitativo fu risanato. L’autoctono apparato civico di via Laberinto veniva chiamato in antichità “pajarà”, denominazione che appartiene alla tradizione orale sambenedettese. “Pajarà” significa “abitanti delle pajàre”, cioè di abitazioni fatte di fango e paglia. In definitiva, i pajarà costituiscono il più antico insediamento in basso fuori le mura del Paese Alto. Via Laberinto, le case di oggi Via Laberinto come la vediamo oggi, con le nuove casette (foto di: collage Instagram) Via Laberinto e l’appellativo “il Mandracchio” La storica area è il primo nucleo dei “pajarà” denominata “il Mandracchio”, ovvero il primo insediamento marinaro sorto al di fuori del vecchio incasato del Paese Alto di San Benedetto. Infatti, è sita parallelamente al corso principale che porta verso la zona del Faro, del porto e del lungomare. Un tempo in questo rione attraversato, appunto, da via Laberinto e da viuzze parallele, si tiravano in secca le imbarcazioni, una accanto all’altra. La parola “mandracchio” (da mandria) indica, in particolare, uno specchio d’acqua, un’insenatura riservata proprio all’ormeggio delle barche da pesca più piccole, in modo che non potessero costituire intralcio per i natanti di maggior mole. Inoltre, qui vi erano ammucchiate, a guisa di mandria, le modeste casette dei pescatori. Da qui il nome del quartiere “il Mandracchio”.
Via Labirinto
Via Labirinto
Via Laberinto è la storica via sambenedettese dove un tempo dimoravano i pescatori. È una delle vie più antiche di San Benedetto del Tronto, oggi silente e abitata da pochi, ieri rumorosa e piena delle grida dei bimbi impegnati nei giochi, e dei pettegolezzi delle donne che sedevano dinanzi alla porta di casa. E quelle donne filavano la rete o tessevano la canapa quando il marito pescatore era lontano da casa. Mestieri, questi, tipicamente marinari che per molto tempo sono stati esclusiva fonte di sostentamento di molte famiglie sambenedettesi. Emblematica è la figura della Retara, di cui la città vanta anche una scultura, sita a pochi passi da questo vicolo. Via Laberinto rappresenta il nucleo originario della città con il complesso delle vecchie case dei pescatori che caratterizza l’architettura della “casa bassa” e della “casa cielo-terra”. Il vicolo ha mantenuto invariato l’assetto urbano sino agli anni Trenta del Novecento, quando per esigenze di natura igienico-urbanistica l’originario tessuto abitativo fu risanato. L’autoctono apparato civico di via Laberinto veniva chiamato in antichità “pajarà”, denominazione che appartiene alla tradizione orale sambenedettese. “Pajarà” significa “abitanti delle pajàre”, cioè di abitazioni fatte di fango e paglia. In definitiva, i pajarà costituiscono il più antico insediamento in basso fuori le mura del Paese Alto. Via Laberinto, le case di oggi Via Laberinto come la vediamo oggi, con le nuove casette (foto di: collage Instagram) Via Laberinto e l’appellativo “il Mandracchio” La storica area è il primo nucleo dei “pajarà” denominata “il Mandracchio”, ovvero il primo insediamento marinaro sorto al di fuori del vecchio incasato del Paese Alto di San Benedetto. Infatti, è sita parallelamente al corso principale che porta verso la zona del Faro, del porto e del lungomare. Un tempo in questo rione attraversato, appunto, da via Laberinto e da viuzze parallele, si tiravano in secca le imbarcazioni, una accanto all’altra. La parola “mandracchio” (da mandria) indica, in particolare, uno specchio d’acqua, un’insenatura riservata proprio all’ormeggio delle barche da pesca più piccole, in modo che non potessero costituire intralcio per i natanti di maggior mole. Inoltre, qui vi erano ammucchiate, a guisa di mandria, le modeste casette dei pescatori. Da qui il nome del quartiere “il Mandracchio”.

Offerta gastronomica

Un bellissimo bar che è anche una libreria indipendente ed un vero e proprio punto di riferimento culturale in città con iniziative, eventi, presentazioni, reading. Qui potrete assaggiare una vasta selezione di vini rigorosamente naturali, italiani e non solo. Oppure sorseggiare un cocktail nell'atmosfera rilassata del centro storico magari sfogliando un libro o gustando un aperitivo.
IODIO
19 Via XX Settembre
Un bellissimo bar che è anche una libreria indipendente ed un vero e proprio punto di riferimento culturale in città con iniziative, eventi, presentazioni, reading. Qui potrete assaggiare una vasta selezione di vini rigorosamente naturali, italiani e non solo. Oppure sorseggiare un cocktail nell'atmosfera rilassata del centro storico magari sfogliando un libro o gustando un aperitivo.
Un luogo caratteristico dove gustare piatti di pesce cucinati secondo la tradizione locale, immersi tra le barche ormeggiate sulle banchine godendo di una splendida vista sul mare e sul molo.
8 íbúar mæla með
Circolo Nautico Sambenedettese
Molo Parasabbia Tiziano
8 íbúar mæla með
Un luogo caratteristico dove gustare piatti di pesce cucinati secondo la tradizione locale, immersi tra le barche ormeggiate sulle banchine godendo di una splendida vista sul mare e sul molo.
Cucina del territorio con prodotti locali, rigorosamente selezionati dal titolare. Vini naturali e ricette tradizionali. Verdure di stagione, salumi, formaggi, olive fritte. Primi piatti al ragù e poi la carne. Il tradizionale pollo arrosto con patate, le polpette al sugo e tante altre prelibatezze. Fuori dal circuito del pesce un luogo semplice in cui assaporare vecchi sapori.
Trattoria da Rita
1 Via Piemonte
Cucina del territorio con prodotti locali, rigorosamente selezionati dal titolare. Vini naturali e ricette tradizionali. Verdure di stagione, salumi, formaggi, olive fritte. Primi piatti al ragù e poi la carne. Il tradizionale pollo arrosto con patate, le polpette al sugo e tante altre prelibatezze. Fuori dal circuito del pesce un luogo semplice in cui assaporare vecchi sapori.

Borgartillaga

Ekki missa af

Il brodetto alla sambenedettese

Il Brodetto esiste da quando esistono i pescatori. Questo piatto marinaro ha infatti costituito per secoli il principale se non l'unico, pasto dei pescatori. La sua origine popolare, deriva dalla abitudine della gente di mare di cucinare a bordo i pesci che per qualità e dimensioni non erano adatti alla vendita. La ricetta si è tramandata di decennio in decennio tramite le narrazioni orali degli uomini di mare fino a trovare spazio nelle carte dei ristoranti della costa diventando il piatto tipico della città. Assolutamente da provare.
Ekki missa af

Festa della Madonna della Marina l'ultima domenica di luglio

La Festa in onore della Madonna della Marina, si svolge tutti gli anni l'ultima domenica di luglio. Il momento clou della manifestazione è rappresentato dalla processione in mare delle barche con il lancio in mare di una corona di fiori. La sera, inoltre, a mezzanotte viene proposto uno splendido spettacolo pirotecnico: i fuochi d'artificio si concentrano nell'area portuale, ma sono ben visibili da diversi chilometri. Tutta la città si riversa sulle spiagge ad ammirare lo spettacolo pirotecnico.
Ekki missa af

L'asta del pesce al mercato ittico in notturna

Una visita da non perdere per scoprire come ogni giorno il pesce fresco arriva sulle nostre tavole. Vedrete da vicino l'attività degli infaticabili pescatori, dei banditori e le figure che ruotano attorno alla vita del porto. Uomini e donne del mare che portano avanti la tradizione della pesca in uno dei porti e dei mercati storici d'Italia. Infine una fantastica colazione all'alba immersi nell'atmosfera del porto. Prenotazione obbligatoria al costo di 25 euro MUSEO DEL MARE Viale Colombo n. 94 +39 353 4109069 +39 0735 592177
Ekki missa af

Sonetto Sambenedettese

Sonetto Sambenedettese Sonetto scritto in vernacolo Sambenedettese, dalla poetessa Bice Piacentini (1856-1942) Lu mònne ‘ntire pù pure ggerà, lu mònne ‘ntire còmma sta piantate; e quante scille tutte reggerate, revì jécche e tte sinte ricrià . Quiste jè ‘nu paèse ‘ffatturate; se lu scì viste ‘n te lu pù scurdà e lu frastire che cce ha capetate ce revè, preste u tarde, ‘n ce penzà’! J’atre pajice ce po pure di’ ! Appitt’a nnuje, ccuse‘ nn’ arevente: jecche ji murte jifa rebbevì’! Sammenedette, care brille mì, Lu mare tune jè lu ppiù lucente, Lu cile tuner jè lu ppiù ttrecchì
Ekki missa af

Il mercato cittadino il martedì e il venerdì

A San Benedetto del Tronto il Mercato all'aperto si svolge tutto l'anno ben due volte alla settimana: si tiene nelle mattine del martedì e venerdì nel centro cittadino. Centinaia di banchi affollano l'isola pedonale e le vie limitrofe. Caratterizzato da un'importante offerta di capi di abbigliamento e scarpe provenienti dai produttori del distretto calzaturiero limitrofo. Troverete anche prodotti alimentari a km zero, articoli per la casa e una varietà infinita di altri prodotti. Il mercato di San Benedetto è infatti riconosciuto come uno dei più grandi delle Marche.