*NOTO - La citta dei fiori*

Anna
*NOTO - La citta dei fiori*

Visite turistiche

Una volta l’anno, la terza domenica di maggio, le strade della città di Noto si trasformano in un tripudio di fiori colorati. Prende così vita la cosiddetta infiorata di Noto. Si svolge infatti nella bella cittadina barocca in provincia di Siracusa. Cortili, chiostri e vie cittadine si colorano di petali e boccioli. Via Corrado Nicolaci è la via che fa da cornice all’infiorata e l’impatto che ci regala è molto suggestivo: in alto domina la Chiesa di Montevergini che si contrappone al palazzo del Principe Nicolaci, ovvero Villa Dorata, con i suoi balconi apprezzatissimi dai turisti. La strada, lunga 122 metri e larga 7, si infiora per circa 6 metri. Il tappeto di fiori copre un’area di 700 mq e si impiegati circa 400 mila fiori, tra margherite, rose, garofani e vari fiori di campo, che le campagne netine – nel mese di Maggio – concedono in abbondanza. Questi fiori vanno a formare 16 riquadri realizzati e decorati a mano rispettando un singolo tema che viene scelto ogni anno. Per esempio l’edizione del 2017 era dedicata al Principato di Monaco, quella del 2018 alla Cina e quella del 2019 ai siciliani in America. L’infiorata del 2021, la 42esima, è stata invece dedicata a Dante. I bozzetti delle composizioni sono progettati e disegnati da artisti locali. Tradizione vuole che il bozzetto che rappresenta lo stemma di Noto sia creazione dell’Istituto d’arte della città; come opera fuori concorso, essa apre il tappeto fiorito con il primo riquadro. L’infiorata di Noto nasce nel 1980 dall’incontro di artisti infioratori genzanesi e netini, perché proprio nella città di Genzano, in provincia di Roma, si era sviluppata questa nuova tecnica pittorica. Oggi quest’infiorata è considerata tra le più belle manifestazioni dell’intera Sicilia ed è un evento che attira migliaia di visitatori. Durante la notte la città si trasforma in un laboratorio sotto le stelle, in altre parole ci è possibile assistere alla creazione del tappeto floreale che durerà poi tre giorni. La Domenica una parata barocca viene accompagnata da musicisti e sbandieratori lungo le vie. Inoltre durante i tre giorni vengono organizzati eventi folkloristici, spettacoli, mostre e degustazioni.
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Flower Festival in Noto
Via Corrado Nicolaci
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Una volta l’anno, la terza domenica di maggio, le strade della città di Noto si trasformano in un tripudio di fiori colorati. Prende così vita la cosiddetta infiorata di Noto. Si svolge infatti nella bella cittadina barocca in provincia di Siracusa. Cortili, chiostri e vie cittadine si colorano di petali e boccioli. Via Corrado Nicolaci è la via che fa da cornice all’infiorata e l’impatto che ci regala è molto suggestivo: in alto domina la Chiesa di Montevergini che si contrappone al palazzo del Principe Nicolaci, ovvero Villa Dorata, con i suoi balconi apprezzatissimi dai turisti. La strada, lunga 122 metri e larga 7, si infiora per circa 6 metri. Il tappeto di fiori copre un’area di 700 mq e si impiegati circa 400 mila fiori, tra margherite, rose, garofani e vari fiori di campo, che le campagne netine – nel mese di Maggio – concedono in abbondanza. Questi fiori vanno a formare 16 riquadri realizzati e decorati a mano rispettando un singolo tema che viene scelto ogni anno. Per esempio l’edizione del 2017 era dedicata al Principato di Monaco, quella del 2018 alla Cina e quella del 2019 ai siciliani in America. L’infiorata del 2021, la 42esima, è stata invece dedicata a Dante. I bozzetti delle composizioni sono progettati e disegnati da artisti locali. Tradizione vuole che il bozzetto che rappresenta lo stemma di Noto sia creazione dell’Istituto d’arte della città; come opera fuori concorso, essa apre il tappeto fiorito con il primo riquadro. L’infiorata di Noto nasce nel 1980 dall’incontro di artisti infioratori genzanesi e netini, perché proprio nella città di Genzano, in provincia di Roma, si era sviluppata questa nuova tecnica pittorica. Oggi quest’infiorata è considerata tra le più belle manifestazioni dell’intera Sicilia ed è un evento che attira migliaia di visitatori. Durante la notte la città si trasforma in un laboratorio sotto le stelle, in altre parole ci è possibile assistere alla creazione del tappeto floreale che durerà poi tre giorni. La Domenica una parata barocca viene accompagnata da musicisti e sbandieratori lungo le vie. Inoltre durante i tre giorni vengono organizzati eventi folkloristici, spettacoli, mostre e degustazioni.
La cattedrale di San Nicolò completata nel 1703 è uno dei monumenti più significativi del barocco siciliano. Da ammirare gli affreschi interni, fra i quali la cupola realizzata da Oleg Superenko nel 2011, dopo il crollo del 1996 a seguito del terremoto del 1990.
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Noto dómkirkja
Piazza del Municipio
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La cattedrale di San Nicolò completata nel 1703 è uno dei monumenti più significativi del barocco siciliano. Da ammirare gli affreschi interni, fra i quali la cupola realizzata da Oleg Superenko nel 2011, dopo il crollo del 1996 a seguito del terremoto del 1990.
Progettata da Rosario Gagliardi intorno al 1730, venne completata nel 1758 e fu annessa al monastero (oggi adibito a sede museale). La pianta centrale è di forma ellittica, l'esterno è caratterizzato dalla presenza di una torre campanaria ornata negli angoli da due capitelli. Lo stile architettonico barocco si riconosce maggiormente all'interno, grazie alle numerose decorazioni con stucchi e putti. Sulle dodici colonne interne sono presenti le statue degli apostoli eseguite dal decoratore e stuccatore Basile. Nell'altare di destra è conservata la pala del 1854 con "I Santi Benedetto e Scolastica", del pittore Salvatore Lo Forte; in quello di sinistra è invece custodita una cinquecentesca "Madonna col Bambino" in marmo, attribuita a Antonello Gagini.
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Church of Santa Chiara
Corso Vittorio Emanuele
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Progettata da Rosario Gagliardi intorno al 1730, venne completata nel 1758 e fu annessa al monastero (oggi adibito a sede museale). La pianta centrale è di forma ellittica, l'esterno è caratterizzato dalla presenza di una torre campanaria ornata negli angoli da due capitelli. Lo stile architettonico barocco si riconosce maggiormente all'interno, grazie alle numerose decorazioni con stucchi e putti. Sulle dodici colonne interne sono presenti le statue degli apostoli eseguite dal decoratore e stuccatore Basile. Nell'altare di destra è conservata la pala del 1854 con "I Santi Benedetto e Scolastica", del pittore Salvatore Lo Forte; in quello di sinistra è invece custodita una cinquecentesca "Madonna col Bambino" in marmo, attribuita a Antonello Gagini.
l Museo civico della città di Noto è dedicato allo scultore E. Pirrone. La seconda sezione è dedicata alle opere realizzate dallo stesso e donate alla città: sculture a tutto tondo, rilievi e medaglie prodotte in vari materiali che vanno dalla terracotta all’oro. La prima parte invece è dedicata all’archeologica, raggruppa reperti ritrovati negli scavi dell’antico sito di Noto: Noto Antica ad alcuni km dall’attuale sito di Noto.
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Museo Civico di Noto
149 Corso Vittorio Emanuele
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l Museo civico della città di Noto è dedicato allo scultore E. Pirrone. La seconda sezione è dedicata alle opere realizzate dallo stesso e donate alla città: sculture a tutto tondo, rilievi e medaglie prodotte in vari materiali che vanno dalla terracotta all’oro. La prima parte invece è dedicata all’archeologica, raggruppa reperti ritrovati negli scavi dell’antico sito di Noto: Noto Antica ad alcuni km dall’attuale sito di Noto.
Il nome del palazzo del Municipio di noto è legato alla figura di Ducezio vissuto in Sicilia nel V secolo a.C.. Questo era il leader dei Siculi, una popolazione indigena della Sicilia, che viveva nella parte orientale dell’isola. Ducezio guidò il suo popolo in una guerra contro le colonie greche della Sicilia e nel 460 a.C. venne eletto re dei Siculi. Ottenne diverse importanti vittorie sia contro Akragas (Agrigento) che contro Siracusa e fondò anche diverse città. Secondo la leggenda sarebbe proprio il fondatore di Neas, l’antico nome della città di Noto Antica.
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Palazzo Ducezio
Corso Vittorio Emanuele
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Il nome del palazzo del Municipio di noto è legato alla figura di Ducezio vissuto in Sicilia nel V secolo a.C.. Questo era il leader dei Siculi, una popolazione indigena della Sicilia, che viveva nella parte orientale dell’isola. Ducezio guidò il suo popolo in una guerra contro le colonie greche della Sicilia e nel 460 a.C. venne eletto re dei Siculi. Ottenne diverse importanti vittorie sia contro Akragas (Agrigento) che contro Siracusa e fondò anche diverse città. Secondo la leggenda sarebbe proprio il fondatore di Neas, l’antico nome della città di Noto Antica.

Offerta gastronomica

Baglio Siciliamo Country House
1 Lungomare Ionio
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Tannur
15 Via Ascenzo Mauceri
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L' Assiette Baroque
3 Vico Corradino Sinatra
TINCHITÈ putìa sicula
86 Lungomare Ionio
Terra di Cavalera
Contrada Reitani