guida enogastronomica

Elisabetta
guida enogastronomica

Offerta gastronomica

incantevole bistrot nel centro storico, Il Bacco Bistrot,si trova a Bosa nel corso Vittorio Emanuele.Offriamo il servizio di piccola ristorazione e pranzi o cene veloci.Vasto assortimento di vino locali e birre artigianali.
6 íbúar mæla með
Bacco Bistrot
44a Corso Vittorio Emanuele II
6 íbúar mæla með
incantevole bistrot nel centro storico, Il Bacco Bistrot,si trova a Bosa nel corso Vittorio Emanuele.Offriamo il servizio di piccola ristorazione e pranzi o cene veloci.Vasto assortimento di vino locali e birre artigianali.
Ho provato personalmente la cucina dello chef e mi sono trovata splendidamente per quello lo consiglio ai miei ospiti.
Le delizie del Borgo
9 Via Mannu
Ho provato personalmente la cucina dello chef e mi sono trovata splendidamente per quello lo consiglio ai miei ospiti.
La pizza in questo locale è speciale ... non ci sono parole per descrivere la leggerezza dell'impasto .... e la qualità degli ingredienti. più che ottimo ... compreso i dolci fatti da loro.
Sardineri
74 Via Roma
La pizza in questo locale è speciale ... non ci sono parole per descrivere la leggerezza dell'impasto .... e la qualità degli ingredienti. più che ottimo ... compreso i dolci fatti da loro.
Gli ospiti hanno apprezzato la freschezza del pesce l ospitalità ad un prezzo equo.
13 íbúar mæla með
Bosa, Locanda Di Corte
7 Via del Pozzo
13 íbúar mæla með
Gli ospiti hanno apprezzato la freschezza del pesce l ospitalità ad un prezzo equo.
ottima pizza , personale gentile e disponibile è una delle migliori a Bosa
Civicouno
1A Corso Vittorio Emanuele II
ottima pizza , personale gentile e disponibile è una delle migliori a Bosa
ottimo ristorante e pizzeria,personale gentile e disponibile
10 íbúar mæla með
La Nuova Costa
Vico II I. Villamari
10 íbúar mæla með
ottimo ristorante e pizzeria,personale gentile e disponibile
Piccolo ristorante con piazzetta all'aperto sul centro storico, saletta interna riservata. offre cibo sano fatto con tanta passione.
RISTORANTE S'ISCUGIA
5 Piazza Vincenzo Gioberti
Piccolo ristorante con piazzetta all'aperto sul centro storico, saletta interna riservata. offre cibo sano fatto con tanta passione.
si mangia bene , un bel ristorante sulla spiaggia
Tiwi
78 Viale Mediterraneo
si mangia bene , un bel ristorante sulla spiaggia
ottimo ristorante sulla spiaggia
La colonia Da Barracca
26 Viale Mediterraneo
ottimo ristorante sulla spiaggia
il vero agriturismo..da provare!
6 íbúar mæla með
Agriturismo S'ispiga
Località Tega
6 íbúar mæla með
il vero agriturismo..da provare!
caratteristico ristorante fronte fiume
20 íbúar mæla með
Sa Nassa
13 Lungo Temo Alcide De Gasperi
20 íbúar mæla með
caratteristico ristorante fronte fiume
ottimo ristorante sul fiume
Ristorante River Bosa
5 Via Santa Giusta
ottimo ristorante sul fiume
caratteristico ristorante che si affaccia sul fiume Temo
13 íbúar mæla með
Ristorante Verdefiume
51 Lungo Temo Alcide De Gasperi
13 íbúar mæla með
caratteristico ristorante che si affaccia sul fiume Temo

Le Guide ai Quartieri

Il corso è la principale arteria del quartiere di Sa Piatta, la parte piana della città, a livello del fiume. Si presenta come un raffinato spazio urbano pavimentato in basalto e ciottoli, fiancheggiato da alte case setteottocentesche abbellite da eleganti portali e graziosi balconcini. Nello slargo di piazza della Costituzione, luogo ideale per una sosta ai tavolini dei caffè all’aperto, si affaccia il settecentesco palazzo Don Carlos.F. Masala, Architettura dall’Unità d’Italia alla fine del ‘900, collana “Storia dell’arte in Sardegna”, Nuoro, Ilisso, 2001, sch. 7: Corso Vittorio Emanuele II Bosa La strada che percorre il centro urbano parallelamente al fiume Temo è uno dei pochi risultati del “Piano Generale di ingrandimento e di sistemazione dell’abitato della Città di Bosa”, redatto da Pietro Cadolini nel 1867. Basato sull’allineamento dei fronti degli edifici e sulla regolarizzazione della strada, l’intervento ebbe un momento particolarmente importante nella demolizione della chiesa della Maddalena (1870) e nella contestuale apertura della piazza Costituzione, ornata qualche anno dopo (1881-82) con il fontanone di trachite e marmo, punto d’arrivo dell’acquedotto ottocentesco. La piazza si apre al lato del corso, utilizzando come quinta alcuni palazzi e precisamente il Palazzo Delitala (che con i suoi portici determina anche uno spazio di relazione), e, sul lato opposto il Palazzo Passino, cosiddetto di “Don Carlo” (S. Serra 1997), che nell’asse rettilineo del corso Vittorio Emanuele è l’unico a fuoriuscire rispetto alla regolarità della strada. Occorre ricordare che si tratta dell’unica piazza all’interno del centro storico, completato poi all’esterno dalla piazza del mercato e dalla piazza IV Novembre, che funge da raccordo con il nuovo sviluppo verso il mare. Il “Piano Generale dell’abitato della Città di Bosa”, redatto nel 1925 dall’ingegner Antonio Baldino (1869-1949), più tardi podestà, riprende lo stesso tracciato ottocentesco per la parte nuova e prevedeva edifici progettati dallo stesso Baldino che guideranno l’espansione (l’asilo Zanetti, il Mercato Civico, l’Orfanotrofio Puggioni- Piga), ma rinuncia agli sventramenti e ai “rettilineamenti” nel nucleo storico, segnando invece l’assetto ormai compiuto della piazza intorno alla fontana. Il corso è dunque la parte pubblica più significativa della città prima dell’espansione, luogo deputato al passeggio e al commercio e caratterizzato da interessanti facciate multipiano di palazzi con caratteri stilistici che passano dal Tardobarocco al Neoclassicismo al Liberty. Elemento unificante divengono i balconi aggettanti in ferro battuto o ghisa, alternati a qualche esempio di bow-windows in stile Déco. I grossi lotti che contengono le costruzioni si ripetono regolarmente anche sul fronte del lungo Temo, mostrando un’edilizia decorosa, ma certamente meno ricca di quella dell’arteria principale.
Corso Vittorio Emanuele II
Corso Vittorio Emanuele II
Il corso è la principale arteria del quartiere di Sa Piatta, la parte piana della città, a livello del fiume. Si presenta come un raffinato spazio urbano pavimentato in basalto e ciottoli, fiancheggiato da alte case setteottocentesche abbellite da eleganti portali e graziosi balconcini. Nello slargo di piazza della Costituzione, luogo ideale per una sosta ai tavolini dei caffè all’aperto, si affaccia il settecentesco palazzo Don Carlos.F. Masala, Architettura dall’Unità d’Italia alla fine del ‘900, collana “Storia dell’arte in Sardegna”, Nuoro, Ilisso, 2001, sch. 7: Corso Vittorio Emanuele II Bosa La strada che percorre il centro urbano parallelamente al fiume Temo è uno dei pochi risultati del “Piano Generale di ingrandimento e di sistemazione dell’abitato della Città di Bosa”, redatto da Pietro Cadolini nel 1867. Basato sull’allineamento dei fronti degli edifici e sulla regolarizzazione della strada, l’intervento ebbe un momento particolarmente importante nella demolizione della chiesa della Maddalena (1870) e nella contestuale apertura della piazza Costituzione, ornata qualche anno dopo (1881-82) con il fontanone di trachite e marmo, punto d’arrivo dell’acquedotto ottocentesco. La piazza si apre al lato del corso, utilizzando come quinta alcuni palazzi e precisamente il Palazzo Delitala (che con i suoi portici determina anche uno spazio di relazione), e, sul lato opposto il Palazzo Passino, cosiddetto di “Don Carlo” (S. Serra 1997), che nell’asse rettilineo del corso Vittorio Emanuele è l’unico a fuoriuscire rispetto alla regolarità della strada. Occorre ricordare che si tratta dell’unica piazza all’interno del centro storico, completato poi all’esterno dalla piazza del mercato e dalla piazza IV Novembre, che funge da raccordo con il nuovo sviluppo verso il mare. Il “Piano Generale dell’abitato della Città di Bosa”, redatto nel 1925 dall’ingegner Antonio Baldino (1869-1949), più tardi podestà, riprende lo stesso tracciato ottocentesco per la parte nuova e prevedeva edifici progettati dallo stesso Baldino che guideranno l’espansione (l’asilo Zanetti, il Mercato Civico, l’Orfanotrofio Puggioni- Piga), ma rinuncia agli sventramenti e ai “rettilineamenti” nel nucleo storico, segnando invece l’assetto ormai compiuto della piazza intorno alla fontana. Il corso è dunque la parte pubblica più significativa della città prima dell’espansione, luogo deputato al passeggio e al commercio e caratterizzato da interessanti facciate multipiano di palazzi con caratteri stilistici che passano dal Tardobarocco al Neoclassicismo al Liberty. Elemento unificante divengono i balconi aggettanti in ferro battuto o ghisa, alternati a qualche esempio di bow-windows in stile Déco. I grossi lotti che contengono le costruzioni si ripetono regolarmente anche sul fronte del lungo Temo, mostrando un’edilizia decorosa, ma certamente meno ricca di quella dell’arteria principale.