Guidebook for Palermo

Germana
Guidebook for Palermo

Food Scene

Non molto distante dal b&b, ottimi piatti anche della tradizione, si consiglia di prenotare.
71 íbúar mæla með
Trattoria Ai Cascinari
43 Via D'Ossuna
71 íbúar mæla með
Non molto distante dal b&b, ottimi piatti anche della tradizione, si consiglia di prenotare.
Ex libreria storica di Palermo, riadattata con gusto e sobrietà al nuovo utilizzo, ubicata in una buona posizione, precisamente costituisce la parte bassa di uno dei Quattro Canti. Buoni e genuini i piatti, possibilità di condivisione tavoli, ma non aspettatevi sorrisi e simpatia dai gestori, voi siete in vacanza loro lavorano.Vi consiglio di andarci poco prima di mezzogiorno, avrete più possibilità di trovare un tavolo o la sera per sorseggiare un buon calice di vino.
175 íbúar mæla með
Bisso Bistrot
172A Via Maqueda
175 íbúar mæla með
Ex libreria storica di Palermo, riadattata con gusto e sobrietà al nuovo utilizzo, ubicata in una buona posizione, precisamente costituisce la parte bassa di uno dei Quattro Canti. Buoni e genuini i piatti, possibilità di condivisione tavoli, ma non aspettatevi sorrisi e simpatia dai gestori, voi siete in vacanza loro lavorano.Vi consiglio di andarci poco prima di mezzogiorno, avrete più possibilità di trovare un tavolo o la sera per sorseggiare un buon calice di vino.
a due passi dal B&B, il profumo parla da solo, io adoro il pane rimacinato, possibilmente senza giuggiulena, ma sono gusti! Per fare una seconda colazione intorno alle 11.00, vi consiglio l'arancina o il calzone, RIGOROSAMENTE fritti. Sabato e domenica anche il cannolo alla ricotta e... salutatemi Vicè!
Panificio Irmanà
8 Via Matteo Bonello
a due passi dal B&B, il profumo parla da solo, io adoro il pane rimacinato, possibilmente senza giuggiulena, ma sono gusti! Per fare una seconda colazione intorno alle 11.00, vi consiglio l'arancina o il calzone, RIGOROSAMENTE fritti. Sabato e domenica anche il cannolo alla ricotta e... salutatemi Vicè!

Drinks & Nightlife

Se tagliate dal Capo per arrivare in via Roma, fermatevi per un caffè all'aperto, da gustare seduti al chioschetto dei Beati Paoli, potrete ascoltare e vedere un pizzico di vera vita palermitana, forse senza capirci molto, ma non importa... In estate potete gustare anche dei discreti coni artigianali, non lasciatevi ingannare dalle apparenze come ho fatto io, quando ho vinto la ritrosia era troppo tardi e con la stagione calda era finita anche la produzione di gelati. Consigliate anche le spremute maxi di limone.
Chiosco Beati Paoli
Piazza Beati Paoli
Se tagliate dal Capo per arrivare in via Roma, fermatevi per un caffè all'aperto, da gustare seduti al chioschetto dei Beati Paoli, potrete ascoltare e vedere un pizzico di vera vita palermitana, forse senza capirci molto, ma non importa... In estate potete gustare anche dei discreti coni artigianali, non lasciatevi ingannare dalle apparenze come ho fatto io, quando ho vinto la ritrosia era troppo tardi e con la stagione calda era finita anche la produzione di gelati. Consigliate anche le spremute maxi di limone.
Atmosfera Piacevole, ben frequentato.
7 íbúar mæla með
I Corrieri Cocktail Bar & Sushi
5 Piazza Cattolica
7 íbúar mæla með
Atmosfera Piacevole, ben frequentato.
Bocum è il risultato di una ricerca nuova e stimolante per portare a Palermo un locale in cui immergersi nell'arte della mixology, un progetto, anzi un concept: un nuovo modo di accogliere, di creare esperienze gustative, di proporre il contatto con la bellezza.
18 íbúar mæla með
Bocum
2 - 4 Via dei Cassari
18 íbúar mæla með
Bocum è il risultato di una ricerca nuova e stimolante per portare a Palermo un locale in cui immergersi nell'arte della mixology, un progetto, anzi un concept: un nuovo modo di accogliere, di creare esperienze gustative, di proporre il contatto con la bellezza.

Sightseeing

Si trova all’interno del Palazzo dei Normanni che fu costruito nella paleopoli, la parte più alta e antica della città. La Cappella Palatina, che significa cappella del Palazzo, fu voluta da Ruggero II d’Altavilla, primo re normanno di Sicilia e fu utilizzata da quest’ultimo come cappella privata nel 1130. Un tempo il suo aspetto esteriore era totalmente diverso ad oggi. Della sua facciata originaria non è rimasto quasi nulla perché inglobata da altre strutture più recenti. Originariamente sorgeva isolata, l’abside rivolta ad oriente come vuole la tradizione bizantina.
359 íbúar mæla með
Cappella Palatina
1 Piazza del Parlamento
359 íbúar mæla með
Si trova all’interno del Palazzo dei Normanni che fu costruito nella paleopoli, la parte più alta e antica della città. La Cappella Palatina, che significa cappella del Palazzo, fu voluta da Ruggero II d’Altavilla, primo re normanno di Sicilia e fu utilizzata da quest’ultimo come cappella privata nel 1130. Un tempo il suo aspetto esteriore era totalmente diverso ad oggi. Della sua facciata originaria non è rimasto quasi nulla perché inglobata da altre strutture più recenti. Originariamente sorgeva isolata, l’abside rivolta ad oriente come vuole la tradizione bizantina.
nota semplicemente come cattedrale di Palermo, è il principale luogo di culto cattolico della città di Palermo e sede vescovile dell'omonima arcidiocesi metropolitana.
746 íbúar mæla með
Dómkirkjan í Palermo
490 Via Vittorio Emanuele
746 íbúar mæla með
nota semplicemente come cattedrale di Palermo, è il principale luogo di culto cattolico della città di Palermo e sede vescovile dell'omonima arcidiocesi metropolitana.
nota semplicemente come cattedrale di Palermo, è il principale luogo di culto cattolico della città di Palermo e sede vescovile dell'omonima arcidiocesi metropolitana.
22 íbúar mæla með
La Cattedrale
22 íbúar mæla með
nota semplicemente come cattedrale di Palermo, è il principale luogo di culto cattolico della città di Palermo e sede vescovile dell'omonima arcidiocesi metropolitana.
DescrizioneIl Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale, si trova a Palermo ed è attualmente sede dell'Assemblea regionale siciliana. Il palazzo è la più antica residenza reale d'Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia, sede imperiale con Federico II e Corrado IV e dello storico Parlamento siciliano
494 íbúar mæla með
Normannskur höll
1 Piazza del Parlamento
494 íbúar mæla með
DescrizioneIl Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale, si trova a Palermo ed è attualmente sede dell'Assemblea regionale siciliana. Il palazzo è la più antica residenza reale d'Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia, sede imperiale con Federico II e Corrado IV e dello storico Parlamento siciliano
DescrizioneIl Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale, si trova a Palermo ed è attualmente sede dell'Assemblea regionale siciliana. Il palazzo è la più antica residenza reale d'Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia, sede imperiale con Federico II e Corrado IV e dello storico Parlamento siciliano
Assemblea Regionale Siciliana
1 Piazza del Parlamento
DescrizioneIl Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale, si trova a Palermo ed è attualmente sede dell'Assemblea regionale siciliana. Il palazzo è la più antica residenza reale d'Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia, sede imperiale con Federico II e Corrado IV e dello storico Parlamento siciliano
Il mercato del Capo, insieme agli altri mercati di Palermo come Ballarò, La Vucciria, Lattarini e il Mercato delle Pulci, è un importante punto di smercio agroalimentare al dettaglio. È un animatissimo e caratteristico, addirittura folkloristico, mercato alimentare: i colori, le urla (i vuci) dei venditori, l'animazione delle bancarelle ne fanno un elemento essenziale del carattere della città di Palermo. È un mercato attivo tutti i giorni, dando la possibilità di acquistare sia generi alimentari, sia altre mercanzie. Si estende lungo la via Carini e via Beati Paoli, la via di Sant'Agostino e la via Cappuccinelle. Furono gli Agostiniani a popolare questa zona, poiché avevano la loro
321 íbúar mæla með
Mercato del Capo
. Via Cappuccinelle
321 íbúar mæla með
Il mercato del Capo, insieme agli altri mercati di Palermo come Ballarò, La Vucciria, Lattarini e il Mercato delle Pulci, è un importante punto di smercio agroalimentare al dettaglio. È un animatissimo e caratteristico, addirittura folkloristico, mercato alimentare: i colori, le urla (i vuci) dei venditori, l'animazione delle bancarelle ne fanno un elemento essenziale del carattere della città di Palermo. È un mercato attivo tutti i giorni, dando la possibilità di acquistare sia generi alimentari, sia altre mercanzie. Si estende lungo la via Carini e via Beati Paoli, la via di Sant'Agostino e la via Cappuccinelle. Furono gli Agostiniani a popolare questa zona, poiché avevano la loro
In tempi molto antichi, il luogo in cui sorge la piazza non esisteva, in quanto coperto dalle acque che si ritirarono definitivamente intorno al 1200, creando lo spazio per la realizzazione della piazza e dei meravigliosi palazzi che la circondano. Durante il medioevo la zona era chiamata inizialmente “Platea Maritima”, successivamente assunse il nome di “piano della Marina”, che fu utilizzato per diversi secoli. In questo luogo venivano organizzati spettacoli pubblici di diverso genere, comprese le esecuzioni e le torture operate dal tribunale dell’inquisizione, che aveva sede nell’attiguo palazzo Chiaramonte-Steri. Al centro della piazza oggi sorge il bellissimo giardino pubblico
198 íbúar mæla með
Piazza Marina
Piazza Marina
198 íbúar mæla með
In tempi molto antichi, il luogo in cui sorge la piazza non esisteva, in quanto coperto dalle acque che si ritirarono definitivamente intorno al 1200, creando lo spazio per la realizzazione della piazza e dei meravigliosi palazzi che la circondano. Durante il medioevo la zona era chiamata inizialmente “Platea Maritima”, successivamente assunse il nome di “piano della Marina”, che fu utilizzato per diversi secoli. In questo luogo venivano organizzati spettacoli pubblici di diverso genere, comprese le esecuzioni e le torture operate dal tribunale dell’inquisizione, che aveva sede nell’attiguo palazzo Chiaramonte-Steri. Al centro della piazza oggi sorge il bellissimo giardino pubblico
Nei primi anni dell'ottocento fu sistemata sulle mura della città prospicenti il mare una elegante terrazza per la passeggiata delle "captive" (vedove - prigioniere del lutto). Le vedove di qualunque ceto, ma particolarmente le nobili, avevano così, la possibilità di oziare e passeggiare non viste e indisturbate. Per la decorazione dell'ingresso più importante fu chiesto a Nicolò di Girolamo Bagnasco, nel 1827, la realizzazione di due erme su alti piloni. Salendo lo scalone di accesso, dall'odierna Piazza Santo Spirito, sulla parete di destra si trova una lapide che recita così: D.O.M. Ferdinando Borbonio Rege-Vetere Claramontano Templo Complanato-Quod viae-Laterum oppositu
Salita Mura delle Cattive
Salita Mura delle Cattive
Nei primi anni dell'ottocento fu sistemata sulle mura della città prospicenti il mare una elegante terrazza per la passeggiata delle "captive" (vedove - prigioniere del lutto). Le vedove di qualunque ceto, ma particolarmente le nobili, avevano così, la possibilità di oziare e passeggiare non viste e indisturbate. Per la decorazione dell'ingresso più importante fu chiesto a Nicolò di Girolamo Bagnasco, nel 1827, la realizzazione di due erme su alti piloni. Salendo lo scalone di accesso, dall'odierna Piazza Santo Spirito, sulla parete di destra si trova una lapide che recita così: D.O.M. Ferdinando Borbonio Rege-Vetere Claramontano Templo Complanato-Quod viae-Laterum oppositu
Il nome "Ballarò" deriva, probabilmente, dalle antiche merci dei mercanti arabi, che vivevano nel villaggio agricolo di Balhara, situato presso Monreale. Tesi alternative fanno risalire il nome a "Vallaraya", re indiano della regione del Deccan, o a una derivazione dal termine arabo "segel-ballareth", sede di fiera. Si tratta del più grande e più antico mercato della città, e si estende attualmente da Piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory verso Porta Sant'Agata. Ballarò è quindi inserito all'interno dello storico quartiere popolare dell'Albergheria ed era il primo luogo che si attraversava entrando in città da Porta Sant'Agata.
188 íbúar mæla með
Ballarak
20 Via Saladino
188 íbúar mæla með
Il nome "Ballarò" deriva, probabilmente, dalle antiche merci dei mercanti arabi, che vivevano nel villaggio agricolo di Balhara, situato presso Monreale. Tesi alternative fanno risalire il nome a "Vallaraya", re indiano della regione del Deccan, o a una derivazione dal termine arabo "segel-ballareth", sede di fiera. Si tratta del più grande e più antico mercato della città, e si estende attualmente da Piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory verso Porta Sant'Agata. Ballarò è quindi inserito all'interno dello storico quartiere popolare dell'Albergheria ed era il primo luogo che si attraversava entrando in città da Porta Sant'Agata.
La piazza rettangolare fu strutturata nel 1556, prendendo il nome dall’allora reggente del Regno delle Due Sicilie don Carlo d’Aragona e Tagliavia, principe di Castelvetrano che ne volle la costruzione. In quel periodo don Luigi Beccadelli Bologna, barone di Montefranco, vi fece erigere il suo meraviglioso palazzo e, nel 1573, curò i primi lavori di ampliamento e abbellimento della piazza, che in suo onore prese il nome di “Piano de’ Bologni” (da cui deriva il nome attuale). Verso la fine del XVII secolo il palazzo passò agli Alliata, principi di Villafranca, che ne hanno mantenuto il possesso fino al 1988, quando Rosalia Correale Santacroce, ultima erede, ne fece donazione alla Curia Arcive
8 íbúar mæla með
Piazza Bologni
Piazza Bologni
8 íbúar mæla með
La piazza rettangolare fu strutturata nel 1556, prendendo il nome dall’allora reggente del Regno delle Due Sicilie don Carlo d’Aragona e Tagliavia, principe di Castelvetrano che ne volle la costruzione. In quel periodo don Luigi Beccadelli Bologna, barone di Montefranco, vi fece erigere il suo meraviglioso palazzo e, nel 1573, curò i primi lavori di ampliamento e abbellimento della piazza, che in suo onore prese il nome di “Piano de’ Bologni” (da cui deriva il nome attuale). Verso la fine del XVII secolo il palazzo passò agli Alliata, principi di Villafranca, che ne hanno mantenuto il possesso fino al 1988, quando Rosalia Correale Santacroce, ultima erede, ne fece donazione alla Curia Arcive
Il teatro massimo Vittorio Emanuele di Palermo è il più grande edificio teatrale lirico d'Italia, e uno dei più grandi d'Europa, terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l'Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Ambienti di rappresentanza, sale, gallerie e scale monumentali circondano il teatro vero e proprio, formando un complesso architettonico di grandiose proporzioni.Alla sua apertura, per monumentalità e dimensione (oltre 7.730 metri quadrati), suscitò le invidie di molti, come si può facilmente verificare leggendo i giornali italiani dell'epoca (es: L'Illustrazione Italiana del 6 giugno 1897).
834 íbúar mæla með
Teatro Massimo
Piazza Giuseppe Verdi
834 íbúar mæla með
Il teatro massimo Vittorio Emanuele di Palermo è il più grande edificio teatrale lirico d'Italia, e uno dei più grandi d'Europa, terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l'Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Ambienti di rappresentanza, sale, gallerie e scale monumentali circondano il teatro vero e proprio, formando un complesso architettonico di grandiose proporzioni.Alla sua apertura, per monumentalità e dimensione (oltre 7.730 metri quadrati), suscitò le invidie di molti, come si può facilmente verificare leggendo i giornali italiani dell'epoca (es: L'Illustrazione Italiana del 6 giugno 1897).
I Quattro Canti, o piazza Villena, o Ottagono del Sole, o Teatro del Sole[1][2], è il nome di una piazza ottagonale all'incrocio dei due principali assi viari di Palermo: la via Maqueda e il Cassaro, oggi Via Vittorio Emanuele (antica via di origine fenicia, collegante l'acropoli e il Palazzo dei Normanni al mare), a metà circa della loro lunghezza.Assunto nel 1606 il governo della città e dell'isola, il viceré, due anni dopo, affidò all'architetto fiorentino Giulio Lasso la sistemazione urbanistica della piazza, alla quale si lavorò per molti anni. Il progetto era ispirato al crocevia delle Quattro Fontane di Roma, disegnato dagli urbanisti di Papa Sisto V
344 íbúar mæla með
Quattro Canti
Via Maqueda
344 íbúar mæla með
I Quattro Canti, o piazza Villena, o Ottagono del Sole, o Teatro del Sole[1][2], è il nome di una piazza ottagonale all'incrocio dei due principali assi viari di Palermo: la via Maqueda e il Cassaro, oggi Via Vittorio Emanuele (antica via di origine fenicia, collegante l'acropoli e il Palazzo dei Normanni al mare), a metà circa della loro lunghezza.Assunto nel 1606 il governo della città e dell'isola, il viceré, due anni dopo, affidò all'architetto fiorentino Giulio Lasso la sistemazione urbanistica della piazza, alla quale si lavorò per molti anni. Il progetto era ispirato al crocevia delle Quattro Fontane di Roma, disegnato dagli urbanisti di Papa Sisto V
Piazza Pretoria detta anche piazza della Vergogna si trova sul limite del quartiere della Kalsa, in prossimità dell'angolo del Cassaro con via Maqueda, a pochi metri dai Quattro Canti, centro esatto della città storica di Palermo. Nel 1573 il senato palermitano acquistò la fontana con l'intenzione di collocarla nella piazza. L'elaborato manufatto in marmo di Carrara era inizialmente destinato al palazzo di San Clemente di Firenze, opera commissionata da Luigi, fratello di García Álvarez futuro viceré di Sicilia e della granduchessa di Toscana Eleonora di Toledo, entrambi figli di Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga, viceré di Napoli. Eleonora fu la prima moglie di Cosimo I de' Medici.
296 íbúar mæla með
Piazza Pretoria
Piazza Pretoria
296 íbúar mæla með
Piazza Pretoria detta anche piazza della Vergogna si trova sul limite del quartiere della Kalsa, in prossimità dell'angolo del Cassaro con via Maqueda, a pochi metri dai Quattro Canti, centro esatto della città storica di Palermo. Nel 1573 il senato palermitano acquistò la fontana con l'intenzione di collocarla nella piazza. L'elaborato manufatto in marmo di Carrara era inizialmente destinato al palazzo di San Clemente di Firenze, opera commissionata da Luigi, fratello di García Álvarez futuro viceré di Sicilia e della granduchessa di Toscana Eleonora di Toledo, entrambi figli di Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga, viceré di Napoli. Eleonora fu la prima moglie di Cosimo I de' Medici.